CARTOLINE DI SETA: TRIESTE – MOSTAR SOLO ANDATA

Written by AGENDAVIAGGI on 28/02/2014. Posted in ItinerariOn the road

Ecco la seconda Cartolina di Seta ed ecco la storia di Giorgio e Laura, due ragazzi che, in barba a tutti i dubbi, hanno deciso di partire per un viaggio avventuroso rigorosamente on the road, utilizzando solo mezzi via terra e via mare. Niente aerei, niente salti improvvisi da una cultura all’altra ma un lento e graduale percorso seguendo l’antica e affascinante Via della Seta, con un unico obiettivo: cercare di spingersi il più a est possibile. Il loro diario di viaggio è il loro blog, dove raccontano impressioni e ritratti dei luoghi attraversati.

Che aria appiccicosa. Per fortuna almeno la vista ci distrae: sotto di noi il porto di Spalato si prepara ad un tramonto luccicante, le barche e le luci degli hotel nella baia che partecipano entusiaste a creare la magia. Non è passata ancora una settimana dalla nostra partenza, potremmo spacciarci ancora per villeggianti svogliati in questa Croazia del sudche ci fa boccheggiare dal caldo. Questi primi giorni si sono svolti come in una bolla, ancora a due passi da casa nostra, a un tiro di schioppo dalla vita che abbiamo deciso di lasciare in sospeso per un po’. Dentro pero’ tutto è diverso, lo si assapora già a Trieste, nel panino che consumiamo in mezzo alla strada respirando già aria dell’est. Ultimo pranzo italiano, ultimo Dante Alighieri che ci guarda di sbieco dal retro di una moneta da 2 Euro.

Alla stazione di Lubiana ci aspetta già il nostro nuovo amico couchsurfer, Andreij, che ha accettato di ospitarci a casa sua per una notte. Per chi non conoscesse www.couchsurfing.com, si tratta di una comunità di viaggiatori in cui è possibile iscriversi e scambiarsi all’occorrenza ospitalità gratuita in ogni parte del mondo; siamo iscritti da anni, ma quella slovena è la nostra prima esperienza concreta, così un po’ timorosi ci stringiamo la mano e iniziamo a chiacchierare timidamente. Il ghiaccio è rotto dopo pochi istanti: una spesa frugale per una cena da cucinare insieme, una birra offerta nel fresco di una pineta e il gioco è fatto. Couchsurfing è un modo fantastico per viaggiare “on a budget”, per conoscere persone interessantissime e soprattutto per entrare nel vivo di un luogo. Andreij non solo ci accoglie come ci conoscesse da sempre, ma ci porta in giro per la sua città indicandoci questo o quel palazzo, attraversando con noi viottoli e ponticelli, finchè non ci ritroviamo nel bel mezzo di un festival musicale sloveno in cui, per certo, non saremmo mai capitati per caso se fossimo stati da soli.
Cartoline-di-seta-scarpe-mappa-slovenia-croazia-bosnia

Pronti, partenza, via: dalla Slovenia alla Croazia, campeggiamo a Zagabria nel cortile di un ostello poi giù versoPlitvice, il meraviglioso parco nazionale costellato di laghi color zaffiro in cui iniziamo ad assaporare il cambiamento della natura intorno a noi. E così eccoci a Spalato, sul balcone di questa casetta presa in affitto per qualche giorno, dove dopo solo pochi giorni iniziamo già ad abbandonare pezzi di zaino e ad improvvisare i primi tagli di capelli home-made. Siamo qui grazie ad un’altra “prima volta” del viaggio, il nostro primo autostop: da Plitvice a qui abbiamo viaggiato appiccicati ai sedili di una vecchia auto, alla guida
un ragazzo come noi che sta raggiungendo alcuni amici per le vacanze, tenda pronta nel bagagliaio e spirito d’avventura. Fuma e si gode la strada mentre ci racconta le bellezze nascoste del suo paese, compreso un altro parco nazionale come Plitvice in cui pero’ i laghi sono balneabili (provate a cercarlo e ad informarvi sul nome, noi ci siamo ripromessi di provarlo, prima o poi!).

L’Europa per noi sarà un battito di ciglia, una o due notti in ogni posto: una parte da “sacrificare” in favore di luoghi più lontani e più difficilmente raggiungibili in futuro, oltre che una decisione presa per ragioni economiche. L’Europa sarà inevitabilmente la parte più costosa del viaggio, una settimana qui equivale a due (o più!) in Asia, così ci prefissiamo delle tappe imperdibili e iniziamo a saltare da un bus a un treno, da un taxi a una pensilina di tram, senza sosta sì – ma anche senza perderci nulla nel mentre. Abbiamo gli occhi e le orecchie spalancati su ogni cosa. Siamo seduti su un bus e sbirciamo distrattamente un display, i numerini rossi che segnalano la temperatura ci danno informazioni inquietanti: un grado alla volta ci avviciniamo alla Bosnia, e quando le due cifre diventano due 4 seguiti dal simbolo dei gradi centigradi ci fermiamo e scendiamo… benvenuti a Mostar! L’aria qui è talmente ferma e bollente che sembra di nuotare. Un altro couchsurfer sta venendo a salvarci, non ci resta che aspettarlo con calma…

Sulla nostra cartolina dei primi giorni di viaggio ci sono: la pasta al tonno nel salotto di Andreji, le scarpe appese ai fili tesi tra le case di Lubiana, un cartello bilingue per l’autostop fino a Spalato, il primo street food del viaggio per finire le kune croate che ci sono rimaste in tasca. Il primo post del blog, scritto e pubblicato a Spalato.

Giorgio e Laura

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